Bruxelles, non solo stage

Non solo stage ma una full immersion a 360° nella cultura e civiltà europea.

Per i nostri tirocinanti è diventata una bella abitudine, dopo il lavoro, partire all’esplorazione di Bruxelles muniti di zainetto, mappa della metropolitana, macchina fotografica e tanta voglia di conoscere.

Attraverso le escursioni programmate essi scoprono gli aspetti salienti della capitale europea e comunicano in francese o in inglese, superando le difficoltà iniziali. La ricca offerta culturale consente di spaziare dall’arte alle scienze, dalle sedi delle Istituzioni europee alla natura. In quest’ottica è risultata interessante la visita al Museo degli Strumenti Musicali, un bellissimo edificio definito un gioiello architettonico dell’Art Nouveau, con una collezione di oltre 7000 strumenti musicali realizzati dal Medioevo ad oggi.

Tangibile è stata la gioia di poter ammirare le 250 opere di Magritte, uno dei più grandi artisti del XX secolo nel museo a lui dedicato.Le passeggiate nei numerosi parchi urbani, le strade dense di traffico e di cittadini che utilizzano quotidianamente il bike sharing fanno cogliere ai ragazzi i diversi aspetti e le differenti abitudini di vita.

Un’esperienza di straordinario richiamo per i giovani, vissuta ogni giovedì sera, è la famosa happy hour che si tiene dalle 17,00 alle 19,00 nella Place du Luxembourg, proprio davanti al Parlamento Europeo. A quell’ora la piazza diventa punto di ritrovo di giovani stagisti, funzionari, impiegati e studenti di diverse nazionalità. E’ emozionante ascoltare brani di conversazioni in tante lingue diverse.

Con la visita guidata alle città di Bruges, Gand e Anversa, famose località turistiche, la conoscenza dell’architettura fiamminga si realizza anche con una gita in barca tra i canali della cosiddetta “Venezia del Nord”.

Un soleggiato pomeriggio ha visto i quindici studenti sotto l’Atomium, il monumento all’atomo costruito in occasione dell’Expo 1958 nel parco Heysel. Successivamente hanno visitato l’ADAM – Art & Design Atomium Museum dove hanno potuto ripercorrere la storia dell’industrial design ed ammirare opere di Gaetano Pesce, Ettore Sottsass, Ugo La Pietra e molti altri designer internazionali. E che dire dello spettacolo offerto dagli artisti di strada? Al termine di queste dense giornate niente di meglio di un invitante waffel con panna e cioccolato.

E realizzando sotto le diverse sfaccettature il progetto Students at Work i nostri studenti verificano quotidianamente ed attuano in maniera significativa la “mobilità transnazionale”.